Marco Riccòmini
Leggi i suoi articoliLa casa e lo studio annesso sono quelli della coppia di artisti attivi a Bucarest nella prima metà del Novecento. Furono principalmente scultori e Frederic, figlio di Karl Storck (1826-87), professore di scultura alla Scuola di Belle Arti di Bucarest e autore del ritratto monumentale di Mihail Cantacuzino, fu a sua volta professore di scultura nella scuola dove la moglie Cecilia insegnava pittura e arti decorative.
Il gusto della casa è quello Liberty colonial-tirolese, coi tetti spioventi e le pareti a graticcio, così in voga agli inizi del secolo scorso in quella Mitteleuropa che girava attorno al perno culturale di Vienna (ma anche nelle più remote colonie dell’impero inglese, per dire). L’interno sembra ispirato a un quadro di Klimt, tanto le pareti e il soffitto sono decorati da pitture murali e racemi ricchi di fiori dai toni dell’oro, e ovunque sono i marmi e i bronzi dei due scultori che, nell’atelier, raggiungono anche proporzioni colossali, a fianco di un gigantesco modello in legno dipinto di una chiesa a pianta quadrata con torrette tortili, un pope in gesso più grande del naturale e un Sisifo con un masso sulle spalle in gesso colorato a imitare il bronzo.
La villetta affaccia su un giardino costellato di statue e frammenti di marmi più o meno antichi, visto che i due scultori frequentarono colleghi anche in Europa occidentale (diremmo oggi), portando a casa con sé ricordi dei loro lavori. L’aria è molto fin de siècle, sia di quello cominciato con la Belle Epoque, sia di quello terminato con la fucilazione di Nicolae ed Elena Ceaușescu. Per chi ama il «fuori pista».
Casa Museo di Frederic (1872-1942) e Cecilia Cutescu-Storck (1879-1969)
Cutescu-Storck Art Museum 16 Vasile Alecsandri Street, Bucarest
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